Crisi d’impresa: strumenti negoziali stragiudiziali per il riequilibrio finanziario

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Per garantire il risanamento dell’esposizione debitoria ed assicurare il riequilibrio finanziario, il Codice della crisi d’impresa prevede alcuni strumenti negoziali, come gli accordi in esecuzione di piani attestati di risanamento e quelli di ristrutturazione dei debiti.

Questi strumenti garantiscono all’imprenditore la possibilità di uscire dallo stato di difficoltà economica proponendo ai creditori un piano che consenta il risanamento aziendale.

Si tratta di una delle novità portate dal Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), ovvero la previsione organica di un sistema di strumenti negoziali stragiudiziali atti a garantire il risanamento della esposizione debitoria dell’impresa ed assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria.

 

Strumenti negoziali stragiudiziali per il riequilibrio finanziario

Quali sono questi strumenti? Analizziamoli nel dettaglio.

Tra gli strumenti negoziali stragiudiziali per il riequilibrio finanziario figurano gli accordi in esecuzione di piani attestati di risanamento, i quali consentono la risoluzione dello stato di crisi dell’impresa senza la procedura di omologazione del tribunale. Tra questi figurano anche gli accordi in esecuzione di ristrutturazione dei debiti che sono sottoposti alla omologazione del tribunale in base alla procedura descritta all’art. 44 del testo di legge.

Tali strumenti differiscono essenzialmente nel distinto contesto in cui operano.

Nel caso degli accordi in esecuzione di un piano attestato, i creditori saranno pagati distintamente e sulla base della loro adesione al piano, al contrario, l’accordo di ristrutturazione dei debiti, pur verificato dal giudizio del professionista indipendente, è omologato in tribunale laddove sia concluso con tanti creditori che rappresentino almeno il sessanta per cento dei crediti.

 

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